Relazioni tossiche: come riconoscerle e uscirne

L’uomo si nutre di relazioni sociali. La vicinanza fisica ed emotiva ad un partner è un suo bisogno fondamentale. Non è raro però, trovarsi in rapporti disfunzionali o tossici, in cui quello che noi interpretiamo come amore non è fonte di gioia e gratificazione, ma sofferenza e insoddisfazione. Perché quindi si rimane in questo tipo di relazione? È il sentimento di “familiarità”, ovvero il “sentirsi confortevoli e comodi” o a proprio agio.

È proprio per questo che è difficile uscirne. Sottrae energia, provoca dolore ma, allo stesso tempo, ci risuona familiare e paradossalmente è percepito come un luogo sicuro. Questa relazione mantiene quella che viene definita la nostra coerenza interna. Rispecchia un tipo di relazione che abbiamo già vissuto, interiorizzato fin da quando siamo piccoli e ci rimanda un senso di noi che è familiare. È quindi intuibile che la relazione ha più a che fare con la percezione che abbiamo di noi, piuttosto che dell’altro. La propria autostima, il proprio sentirsi amabili. 

Si ripropongono continuamente schemi del passato che hanno caratterizzato i rapporti con alcune figure significative con le quali abbiamo definito il nostro senso di sicurezza e di identità. Implicitamente ci definiamo all’interno di queste dinamiche per noi “familiari” e spontaneamente, senza rendercene conto, le ricerchiamo e le ricreiamo anche in età adulta con il partner che scegliamo.

Per capire se si sta effettivamente vivendo questo genere di relazione, è di aiuto provare a farsi delle semplici domande:

  1. Con lui/lei la tua autostima è peggiorata?
  2. È geloso/a delle tue frequentazioni?
  3. Quando state insieme il tuo umore e le tue energie ne risentono?
  4. Vuole cambiarti?
  5. Dà meno di quel che prende?
  6. Tronca le conversazioni, sparisce?

Se queste domande hanno portato a qualche riflessione, i consigli che leggerai di seguito potranno esserti utili.

  • Innanzitutto riconosci la tua parte di responsabilità in questa relazione. Sto dando modo all’altro di trattarmi in maniera non adeguata?
  • Non pensare di poter cambiare l’altro. Poni invece il focus sulla tua crescita personale e coltiva te stesso/a.
  • Delinea chiari confini e difendili. Non farli oltrepassare è un tuo diritto. Dedicati a te stesso/a e alle cose che ami fare senza sentirti in colpa. La tua relazione ne gioverà.
  • Circondati di persone che ti vogliono bene, positive e chiedi loro consiglio. Poni la tua attenzione su ciò che ti arricchisce e non far sì che gli altri ti possano avvilire.
  • Se si tratta dell’ennesima relazione simile, rifletti sulla possibilità di chiedere aiuto ad uno specialista che ti possa aiutare a capire cosa ti porta costantemente ad intraprendere questa tipologia di rapporto. Tendiamo, infatti, a ripetere schemi di relazione a noi familiari che non fanno altro che riproporci le stesse insoddisfazioni e sofferenze in ogni nuova relazione sentimentale. Non è, infatti, un caso se ciò avviene. Un buon lavoro su di sé sarà in grado di far ritrovare le risorse e le strategie per avere una vita di coppia migliore.

“Ho imparato ad aver cura di me. Adesso so scegliere chi portare nel cuore. Ora so decidere chi tenermi vicino, ora so capire chi merita e chi no. E so che malgrado tutto ciò verrò ferita ancora, ma ora so che saprò cavarmela.”   

Cit. Silvia Nelli

Dott.ssa Elisa Ferrise

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